Fatto n. 378
Il 97% ca. dei nostri tè proviene da coltivazioni sostenibili

Il 97% ca. del tè delle nostre marche proprie è già certificato con uno standard ambientale e sociale riconosciuto, che si traduce in migliori condizioni di vita per i lavoratori delle piantagioni.

Raccoglitrice di tè in India

Dopo l'acqua, il tè rappresenta la bevanda più diffusa al mondo. La coltivazione avviene principalmente in grandi piantagioni in India, Sri Lanka, Kenia e Cina e nel 2017 interessava una superficie di ca. 4,1 milioni di ettari a livello globale. Ma le condizioni di lavoro per le lavoratrici e i lavoratori nelle piantagioni sono spesso difficili: salari bassi, ore supplementari, dispositivi di protezione carenti e servizi sanitari insufficienti sono problemi all’ordine del giorno. A ciò si aggiunge spesso un utilizzo indiscriminato di pesticidi. (Foto: Fairtrade Max Havelaar)

Per questo nella coltivazione del tè puntiamo su standard ambientali e sociali riconosciuti, concentrandoci soprattutto su Max Havelaar e Bio Suisse. Circa il 90% del nostro assortimento di marche proprie, composto da tè nero e verde, è già certificato con uno standard ambientale e sociale. Gli standard accettati sono Fairtrade Max Havelaar, Bio Suisse, UTZ e Rainforest Alliance. Circa il 66 per cento del nostro tè nero e verde possiede la doppia certificazione Bio Suisse e Fairetrade Max Havelaar.

Condizioni di lavoro eque

Lo standard Fairtrade Max Havelaar definisce chiaramente le condizioni di lavoro. Esistono norme chiare per quanto concerne la protezione della maternità, la durata degli orari di lavoro, gli indumenti protettivi e i servizi sanitari. È inoltre previsto il rispetto tassativo dei salari minimi. Il premio Fairtrade corrisposto alle lavoratrici e ai lavoratori delle piantagioni di tè consente loro di investire in progetti come la costruzione di scuole e ospedali, che vanno a beneficio di tutta la comunità.

Divieto o riduzione dei pesticidi

Nelle direttive Bio Suisse è vietato l'impiego di pesticidi chimico-sintetici. Gli altri standard ambientali e sociali accettati prevedono norme chiare per la gestione dei pesticidi e l'impiego di principi attivi fitosanitari particolarmente pericolosi.

Controllo degli standard

In tutte le piantagioni certificate, il rispetto degli standard viene verificato regolarmente mediante audit esterni indipendenti. Grazie all’applicazione di standard ambientali e sociali riconosciuti e controllati da istanze terze per il nostro assortimento di tè di marche proprie, contribuiamo attivamente a migliorare le condizioni di vita delle lavoratrici e dei lavoratori nelle piantagioni e tuteliamo l’ambiente. Anche ai nostri fornitori di articoli di marca per l’assortimento di tè richiediamo l’applicazione di standard ambientali e sociali.

  • Raccolta del tè nelle piantagioni indiane
    (Foto: Fairtrade Max Havelaar)
  • Immagine aerea delle piantagioni di tè in Sri Lanka
    (Foto: Fairtrade Max Havelaar)
  • Piantagioni di tè in India
    (Foto: Fairtrade Max Havelaar)
  • Tè come materia prima
    (Foto: Fairtrade Max Havelaar)
  • Raccoglitrice di tè in India
    (Foto: Fairtrade Max Havelaar)
  • Raccoglitrice di tè in India
    (Foto: Fairtrade Max Havelaar)
  • Piantagioni di tè in Sri Lanka
    (Foto: Fairtrade Max Havelaar)
  • Piccoli coltivatori nelle piantagioni di tè in Sri Lanka
    (Foto: Fairtrade Max Havelaar)

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